domenica 9 maggio 2010

Democrazia diretta negata a Catania. Lettera al presidente del Consiglio comunale



Lettera al presidente del Consiglio comunale di Catania

Catania, 8 maggio 2010


Egregio presidente,

ci rivolgiamo ancora una volta a Lei per denunciare l'inerzia del Consiglio comunale di Catania su una questione centrale per la vita democratica della città.

Lo Statuto del Comune di Catania, approvato nel 1995, prevede nel titolo IV diversi istituti di partecipazione democratica: istanze, petizioni, delibere di iniziativa popolare, referendum consultivi, abrogativi e propositivi. Queste forme di consultazione e partecipazione trovano riconoscimento normativo anche nella legge regionale n. 30 del 2000 e nel decreto legislativo n.267 del 2000.

Tali istituti, che corrispondono all'interesse generale dei cittadini di Catania e rappresentano strumenti necessari per un corretto rapporto tra cittadini e istituzione comunale, a tutt'oggi - a quindici anni di distanza dall'approvazione dello Statuto comunale - non sono ancora operativi e funzionanti perché mancano le apposite norme regolamentari.

Nel marzo del 2009 è stata presentata una proposta di deliberazione di iniziativa consiliare (primo firmatario il consigliere Rosario D'Agata, gruppo Pd) avente ad oggetto il "Regolamento sugli istituti di partecipazione e consultazione dei cittadini". Nel maggio del 2009 tale schema di regolamento è stato esaminato dalla Direzione Affari Legali del Comune di Catania, e successivamente dalla Commissione consiliare permanente "Statuto e Regolamenti".

Egregio presidente, a questo punto cosa impedisce al Consiglio comunale di Catania di esaminare e, finalmente, licenziare questo Regolamento? Quanto tempo ancora dovranno attendere i cittadini di Catania prima di poter esercitare quei diritti di partecipazione democratica previsti dallo Statuto e dalla legge?

Cordiali saluti, buon lavoro.





giovedì 6 maggio 2010

Sabato 8 maggio in piazza Duomo per chiedere al Consiglio comunale l'approvazione del regolamento sugli strumenti di partecipazione



Comunicato dell'associazione Radicali Catania

Catania, 6 maggio 2010

Democrazia diretta negata a Catania. Fino a quando?
Sabato in piazza Duomo per chiedere al Consiglio comunale l'approvazione del regolamento sugli istituti di partecipazione.

Sabato 8 maggio dalle 10.30 alle 12.30 manifesteremo in piazza Duomo, a Catania, per chiedere ancora una volta al Consiglio comunale di emanare il regolamento sugli istituti di partecipazione democratica.

In assenza del regolamento, gli strumenti di democrazia diretta (istanze, petizioni, delibere di iniziativa popolare, referendum) espressamente previsti dallo Statuto comunale del 1995 non possono essere utilizzati dai cittadini di Catania, ai quali di fatto è preclusa la possibilità di esercitare facoltà e diritti sanciti anche dal decreto legislativo n. 267 del 2000.

Nel corso della mattinata, consegneremo una lettera indirizzata al presidente del Consiglio comunale, per richiamarlo al rispetto delle regole ed invitarlo ad interrompere un'inerzia che si prolunga ormai da troppo tempo.

E' una questione di legalità e di agibilità democratica: continuare ad impedire ai cittadini l'esercizio dei diritti di partecipazione sarebbe un atteggiamento arrogante e privo di giustificazioni.

martedì 4 maggio 2010

DEMOCRAZIA DIRETTA NEGATA A CATANIA, FINO A QUANDO?



INIZIATIVA SABATO 8 MAGGIO IN PIAZZA DUOMO
dalle 10,30 alle 12,30

Istanze, petizioni, delibere di iniziativa popolare, referendum comunali...

Questi strumenti di democrazia diretta sono previsti dallo Statuto del 1995 e dalla legge n. 267 del 2000, ma i cittadini di Catania non possono attivarli perché il Consiglio comunale non ha mai approvato l'apposito regolamento.

Il Consiglio comunale non rispetta le regole e impedisce la partecipazione dei cittadini.

Quanto tempo dobbiamo aspettare ancora?

DIFENDI I TUOI DIRITTI.
MANIFESTA CON NOI SABATO MATTINA IN PIAZZA DUOMO!