martedì 22 dicembre 2009

L'Assemblea degli iscritti approva la mozione e rinnova gli organi



Catania, 22 dicembre 2009

Si è tenuta ieri l’assemblea ordinaria dell’associazione Radicali Catania, che ha approvato all’unanimità la mozione politica e ha rinnovato il mandato annuale agli organi.
Gianmarco Ciccarelli e Luigi Pappalardo sono stati confermati, rispettivamente, segretario e tesoriere dell’associazione.
Fanno parte della direzione: Assunta Albergo, Riccardo Fichera, Antonio Licciardello, Danilo Maccarrone, Eduardo Melfi.
Antonio Licciardello prosegue nel ruolo di responsabile organizzativo.

Di seguito il testo della mozione approvata.

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L’associazione Radicali Catania riunita in Assemblea ordinaria il 21 dicembre 2009:

1. ringrazia gli oltre 7500 cittadini che nella provincia di Catania hanno scelto di votare la Lista Bonino-Pannella alle elezioni europee del 6 e 7 giugno;

2. ritiene necessario e urgente che il paese avvii una fase di riforme liberali su economia, giustizia e diritti civili, e individua nella lotta nonviolenta al regime partitocratico la premessa indispensabile per conseguire questo obiettivo e per ripristinare la democrazia e lo Stato di diritto;

3. esprime profonda preoccupazione per le drammatiche condizioni in cui sono costretti a vivere i detenuti nella Casa Circondariale di Catania Piazza Lanza, emblema della manifesta illegalità del sistema penitenziario nel nostro paese;

4. saluta con soddisfazione le ordinanze dei Tribunali e delle Corti d’Appello di Venezia, Trento, Firenze e Ferrara, che hanno rimesso alla Consulta la questione della legittimità costituzionale rispetto al divieto di matrimonio omosessuale; e si impegna a proseguire, insieme all’Associazione radicale Certi Diritti, la battaglia per la eguaglianza giuridica e il completo superamento delle discriminazioni basate sull’orientamento sessuale;

5. denuncia la persistente violazione della legalità da parte del Consiglio comunale di Catania che, a distanza di quattordici anni dall’approvazione dello Statuto comunale, non ha ancora provveduto ad emanare il prescritto Regolamento sulla partecipazione, impedendo così ai cittadini di poter attivare gli strumenti di democrazia diretta espressamente previsti nel titolo quarto dello Statuto;

6. dà mandato agli organi dirigenti di predisporre le iniziative opportune per supportare gli obiettivi di cui sopra, e conferma la quota associativa annuale minima in € 25,00.
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