sabato 3 maggio 2008

Regolamento sugli strumenti di democrazia diretta, il Comitato per i diritti civili scrive al commissario straordinario del Comune di Catania

LETTERA APERTA AL COMMISSARIO STRAORDINARIO DEL COMUNE DI CATANIA


Catania, 3 maggio 2008


Egregio dott. Emanuele,

il Comitato per i diritti civili da alcuni mesi è impegnato nella raccolta delle firme in calce a quattro petizioni popolari rivolte al consiglio comunale di Catania.

Tre petizioni individuano alcuni nuovi servizi di cittadinanza, ispirati a criteri di laicità: un registro delle coppie di fatto, una sala in cui poter celebrare il funerale in forma civile, un impianto per la cremazione. Con la quarta petizione si chiede al consiglio comunale l’emanazione del regolamento attuativo in materia di partecipazione popolare.

Ed è proprio con riferimento a quest’ ultimo punto che le scriviamo.

Lo statuto della città di Catania, approvato nel 1995, prevede diversi strumenti finalizzati a consentire la partecipazione dei cittadini alle scelte dell’amministrazione: referendum comunali, petizioni, delibere di iniziativa popolare. Lo stesso statuto, però, per la disciplina di questi strumenti, rinvia ad uno specifico regolamento che, a distanza di tredici anni, non è mai stato emanato.

Ciò significa che ai cittadini di Catania è impedita la possibilità di utilizzare gli strumenti di democrazia diretta previsti dallo statuto. Si tratta di una palese violazione della legalità statutaria. Una ferita profonda alla vita democratica della città, che occorre sanare al più presto, senza tentennamenti e ulteriori rinvii.

Per questo, signor Commissario straordinario, ci rivolgiamo a Lei.

Nella sua qualità di garante dell’osservanza e dell’attuazione dello statuto e ai sensi dell’art. 25 comma 5 dello statuto medesimo, Le chiediamo di predisporre una proposta di regolamento da sottoporre al consiglio comunale. In questo modo, il consiglio comunale che verrà eletto il 15 e 16 giugno prossimi, potrà avere un’autorevole base di discussione e potrà giungere, in tempi ragionevoli, alla redazione definitiva e all’approvazione del regolamento.

Sarebbe un atto importante per ridurre il divario tra cittadini e istituzione comunale, un segnale preciso rispetto ad una città che sembra avere smarrito la bussola della legalità.

Cordiali saluti, e buon lavoro.


Comitato per i diritti civili – Catania

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