mercoledì 29 ottobre 2008

Lettera aperta al Presidente del Consiglio comunale di Catania





Democrazia diretta, trasparenza della politica e controllo dell’opinione pubblica. La rinascita di Catania passa da questo. Al Presidente del Consiglio comunale chiediamo il Regolamento sulla partecipazione e l’Anagrafe pubblica degli eletti.


Catania, 29 ottobre 2008

Al Presidente del Consiglio comunale di Catania, Marco Consoli

E per conoscenza
al Sindaco, ai membri della Giunta e ai Consiglieri comunali di Catania

Egregio Presidente,

il degrado della città e la crisi finanziaria delle casse comunali sono la diretta conseguenza del deficit di democrazia e di legalità del Comune di Catania.

Lo Statuto comunale, approvato nel 1995, prevede che i cittadini possano esercitare il controllo sulle attività degli organi elettivi attraverso gli istituti di partecipazione: istanze, petizioni, delibere di iniziativa popolare, referendum abrogativi, consultivi e propositivi. Lo stesso Statuto, per la disciplina (e cioè per il concreto esercizio) di questi strumenti, rinvia ad un apposito regolamento attuativo di cui, a distanza di oltre tredici anni, non vi è ancora traccia. Il Consiglio comunale non si è mai preoccupato di emanarlo. Ai cittadini di Catania, pertanto, è impedita la possibilità di utilizzare quegli strumenti di democrazia diretta espressamente previsti dallo Statuto. Si tratta di una ferita profonda alla vita democratica della città, che occorre sanare al più presto. Al Consiglio comunale, che ha il dovere di licenziare il Regolamento sulla partecipazione, chiediamo di provvedere senza tentennamenti e ulteriori rinvii.

La seconda proposta che sottoponiamo alla Sua attenzione (e a quella dell’intero Consiglio comunale, del Sindaco e della Giunta) va nella stessa direzione della prima, e consiste nella realizzazione di una Anagrafe pubblica degli eletti, una riforma che i Radicali hanno deciso di elevare a priorità della propria iniziativa politica, su tutto il territorio nazionale e ad ogni livello. A Catania, tuttavia, questa anagrafe assumerebbe un significato e una valenza del tutto particolari, proprio perché mira a ridurre il solco tra i cittadini e il “Palazzo”, rendendo conoscibile da chiunque l’operato degli eletti. Chiediamo che siano pubblicate sul sito internet del Comune le registrazioni audiovideo delle sedute consiliari e che siano facilmente accessibili e rintracciabili tutte le informazioni riguardanti i Consiglieri comunali e le attività che svolgono: un quadro completo e dettagliato delle presenze in aula e in commissione, degli interventi, delle proposte presentate e dei voti espressi, oltre ai dati anagrafici, agli incarichi elettivi ricoperti nel tempo, alla dichiarazione dei redditi e degli interessi finanziari. Chiediamo inoltre che siano messi in rete tutti i dati relativi al Bilancio del Comune, con la specificazione degli aspetti e delle voci “di corredo”: consistenza e gestione del patrimonio immobiliare, elenco delle ditte che forniscono beni e servizi, compensi e durata delle consulenze esterne, e ogni altro punto che rilevi sotto il profilo della spesa pubblica comunale, compresa la situazione delle aziende municipalizzate e delle società partecipate. Se l’anagrafe pubblica degli eletti fosse già stata introdotta alcuni anni fa, oggi probabilmente il Comune di Catania non si ritroverebbe nel baratro in cui è sprofondato.

Egregio Presidente, occorre restituire ai cittadini di Catania gli strumenti necessari per conoscere, valutare e partecipare. L’anagrafe pubblica degli eletti, cioè la conoscenza e il controllo dell’opinione pubblica sull’operato dei rappresentanti comunali, e il regolamento sulla partecipazione, cioè la possibilità di attivare gli strumenti di democrazia diretta, sono due misure semplici, importanti e di buon senso, perchè frenano la sfiducia e la rassegnazione dei cittadini, spingono la classe politica al rispetto delle regole, a partire dallo Statuto comunale, e scoraggiano gli sperperi e le degenerazioni clientelari. Catania rischia di essere condannata ad una lunga e dolorosa stagione di declino politico, economico e civile. E’ necessario invertire la rotta e ricostruire la convivenza civile su basi nuove e più forti. Ci appelliamo, dunque, alla Sua responsabilità e Le chiediamo di raccogliere questa sfida di trasparenza democratica e di rientro nella legalità.

Cordiali saluti,

Radicali Catania
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