giovedì 22 gennaio 2015

Rita Bernardini a Catania per l'inaugurazione dell'Anno giudiziario - Esposto dei Radicali alla Corte dei Conti sul Garante regionale dei detenuti



Comunicato Stampa

Catania, 22 gennaio 2015

Sabato 24 gennaio in occasione dell'apertura dell'Anno giudiziario 2015 - durante la quale in tutta Italia i Radicali pronunceranno un discorso incentrato sul messaggio alle Camere del presidente Napolitano dell'8 ottobre 2013, rimasto totalmente inascoltato - la  segretaria nazionale di Radicali Italiani Rita Bernardini interverrà a Catania alla cerimonia di inaugurazione presso la Corte d'Appello.

Alle ore 10.30 in piazza Giovanni Verga, di fronte al Palazzo di Giustizia, avrà luogo una conferenza stampa per illustrare il contenuto della comunicazione che i Radicali leggeranno in tutte le Corti d'Appello d'Italia e la denuncia per danno erariale presentata dall'associazione Radicali Catania alla Procura Regionale della Corte dei Conti nei confronti del presidente Rosario Crocetta a causa della mancata nomina del Garante siciliano dei detenuti, posizione vacante oramai da 16 mesi.

Si legge nell'esposto:
Dopo la scadenza del mandato Fleres il 16 settembre 2013] era compito/dovere proprio del Presidente della Regione, pertanto, nominare altro garante, secondo i parametri specifici indicati dalla legge.

Invero, il Presidente Crocetta, disattendendo un dovere impostogli dalla legge istitutiva dell’ufficio del garante, non ha proceduto ad alcuna nomina.

Tale situazione, oltre a vanificare i principi propri della legge: di garanzia e, tutela delle persone detenute, attivandosi per il loro reinserimento sociale; attività alquanto importante sia dal punto di vista sociale, che politico, considerata la situazione di grave degrado e sovraffollamento delle carceri in Sicilia; ha creato e crea notevoli danni economici alle casse della Regione Siciliana.

L’ufficio del garante dei detenuti, infatti, è costituto da uffici operativi sia a Palermo che a Catania con oltre dieci dipendenti (nelle varie qualifiche: dirigente, funzionari, istruttori, assistenti) pagati dalla Regione Siciliana.

Il personale, regolarmente in servizio nelle due sedi, in mancanza del garante (unico titolare dell’ufficio) non può svolgere alcuna funzione.

Dal settembre 2013 l’Ufficio, in mancanza di titolare, non può rispondere alle continue lettere dei detenuti o dei familiari, nessuno dei dipendenti può accedere agli istituti penitenziari per i controlli previsti dalla legge (mancando il garante che avrebbe dovuto delegare).

L'associazione Radicali Catania, anche per corrispondere alle parole recentemente pronunciate da Emma Bonino, invita tutti a contribuire ed ad iscriversi a Radicali Italiani ed al Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito (www.radicalparty.org/it/donation).



Luigi Recupero
Segretario dell'ass. Radicali Catania
+39.3395779140

info@radicalicatania.org




Denuncia di Radicali Catania alla Procura regionale della Corte dei Conti sulla mancata nomina del Garante regionale dei detenuti


Dopo aver numerose volte sollecitato il presidente Rosario Crocetta a procedere alla nomina del Garante regionale dei diritti dei detenuti, l'Associazione Radicali Catania ha proceduto a presentare una denuncia per danno erariale alla Procura Regionale della Corte dei Conti.

Ecco il testo integrale dell'esposto:

Ill.mo Signor Procuratore
Presso la Corte dei Conti
Palermo 
Il sottoscritto Luigi Alfio Francesco Recupero, nato a Catania il 27 maggio 1971, residente in Catania in via M. La Rosa Buccheri 17, in qualità di segretario dell’associazione “Radicali Catania” di Catania aderente a “Radicali Italiani”, ritiene doveroso sottoporre all’attenzione della S. V. quanto segue:

La legge regionale siciliana del 19 maggio 2005 n.,5, ha istituito il garante per la tutela dei diritti dei detenuti e per il loro reinserimento sociale , per la Regione Siciliana; l’art. 33 è stato successivamente integrato e modificato dall’art. 23 commi 4 e 5 della legge regionale del 22 dicembre 2005 n.19.
In virtù di detta norma, all’ art.33 comma 2 l.reg. 5/2005 è demandato al Presidente della Regione il compito, con proprio decreto, di nominare il “garante”.
Sino al 16 settembre 2013, tali funzioni sono state svolte dal Dott. Salvatore Fleres, che in detta data ha cessato per scadenza del mandato.
Era compito/dovere proprio del Presidente della Regione, pertanto, nominare altro garante, secondo i parametri specifici indicati dalla legge.
Invero, il Presidente Crocetta, disattendendo un dovere impostogli dalla legge istitutiva dell’ufficio del garante, non ha proceduto ad alcuna nomina.
Tale situazione, oltre a vanificare i principi propri della legge: di garanzia e, tutela delle persone detenute, attivandosi per il loro reinserimento sociale; attività alquanto importante sia dal punto di vista sociale, che politico, considerata la situazione di grave degrado e sovraffollamento delle carceri in Sicilia; ha creato e crea notevoli danni economici alle casse della Regione Siciliana.
L’ufficio del garante dei detenuti, infatti, è costituto da uffici operativi sia a Palermo che a Catania con oltre dieci dipendenti (nelle varie qualifiche: dirigente, funzionari, istruttori, assistenti) pagati dalla Regione Siciliana.
Il personale, regolarmente in servizio nelle due sedi, in mancanza del garante (unico titolare dell’ufficio) non può svolgere alcuna funzione.
Dal settembre 2013 l’Ufficio, in mancanza di titolare, non può rispondere alle continue lettere dei detenuti o dei familiari, nessuno dei dipendenti può accedere agli istituti penitenziari per i controlli previsti dalla legge (mancando il garante che avrebbe dovuto delegare).

Tale situazione è stata sottoposta costantemente alla attenzione del Presidente Crocetta, sia da parte dei Radicali, che da diverse Associazioni che operano nel settore.
Posto quanto sopra, è evidente che quanto riferito, oltre ad integrare l’omissione di cui all’art. 328 c.p., ha provocato e provoca danni economici di rilevantissima entità per la Regione Siciliana, che dal settembre 2013 paga regolarmente stipendi a dipendenti che si trovano nella impossibilità di svolgere alcuna attività, nonché provvede al mantenimento di uffici regionali (in due sedi: Palermo e Catania) che, allo stato, nella mancanza del titolare, sono totalmente inattivi
Con osservanza
Catania, 20 gennaio 2015