giovedì 24 aprile 2014

Vittoria ha pieno diritto a rettificare il suo sesso


L’associazione Radicali Catania sostiene la lotta di Vittoria affinché venga disposta dal Tribunale la rettifica del proprio atto di nascita anche in assenza di preventivo trattamento di chirurgia demolitiva-ricostruttiva. 

La lg 164 del 14 aprile 1982 “legittima una rettificazione di sesso anche in assenza di preventivo intervento chirurgico, in quanto prevede solo che debba essere autorizzato quando necessario,” quando cioè il soggetto viva “un atteggiamento conflittuale di rifiuto nei confronti dei propri organi genitali” mentre laddove “non sussista tale conflittualità non è necessario l’intervento chirurgico per consentire la rettifica dell’atto di nascita,” come afferma la decisione del Tribunale di Rovereto in data 3 maggio 2013. Tale sentenza si aggiunge a quelle del 1997, 2011 e 2012 del Tribunale di Roma.

Nei paesi dell’Unione europea le persone transgender che non si sono sottoposte a operazioni o trattamenti e che non si identificano, in tutto o in parte, col sesso all’anagrafe, si stima siano un milione e mezzo.

Regno Unito, Spagna, Portogallo, Germania, Austria sono paesi nei quali il riconoscimento giuridico dell’identità di genere non deve necessariamente dipendere dall’intervento demolitivo e ricostruttivo dei genitali, rispondendo così al pronunciamento 2003 la Corte europea dei diritti umani.

La storia di Vittoria conferma che “l’equilibrio psico-fisico della persona transessuale non implica necessariamente l’adeguamento chirurgico dei genitali, che al contrario spesso viene forzato dalla necessità di “regolarizzare” una situazione intermedia nella quale la persona transessuale e’ soggetta a stigmatizzazione sociale, discriminazione, privazione dei diritti fondamentali, tra cui il diritto alla riservatezza dei dati personali sensibili, quali quelli relativi alla salute ed alla vita sessuale. 

L’intervento chirurgico diviene in altri termini per alcune persone un “intervento forzato” in assenza del quale la persona e’ privata della dignità e dei diritti di cittadinanza”. (dalla proposta di legge presentata nel 2006 dai deputati Rosa nel pugno)

Radicali Catania esprime piena solidarietà alla ventitreenne catanese Vittoria che con la sua disponibilità a raccontare di sé pubblicamente e alla stampa si fa portavoce di molte persone che per motivi personali e sociali non riescono o possono farlo.