domenica 30 dicembre 2012

Lettera ai consiglieri comunali e provinciali di Catania: "Comunicate la disponibilità a svolgere il servizio di autenticazione per consentire ai cittadini di sottoscrivere la lista AMNISTIA GIUSTIZIA LIBERTA'"



Lettera inviata ieri ai consiglieri comunali e provinciali di Catania:


Catania, 29 dicembre 2012

Egregio Consigliere,

in vista delle elezioni politiche del 24 e 25 febbraio i Radicali sono impegnati a promuovere liste "Amnistia Giustizia Libertà" per la Camera dei Deputati e per il Senato della Repubblica.

La presentazione delle liste presuppone, per le formazioni politiche non esonerate, la raccolta di migliaia di firme autenticate: questo necessario adempimento rischia di trasformarsi in un ostacolo quasi insormontabile per chi, come noi, non dispone di consiglieri comunali e provinciali, figure abilitate - in base all'art.14 della legge n.53 del 1990 - ad autenticare le firme dei sottoscrittori.

Per questo motivo le chiediamo di comunicarci la sua disponibilità ad essere presente in qualità di autenticatore ad un nostro tavolo di raccolta firme o in altro luogo da concordare.

La sua disponibilità non implicherebbe, ovviamente, alcuna adesione agli obiettivi politici della lista "Amnistia Giustizia Libertà", ma consentirebbe a quei cittadini che volessero sottoscrivere la lista di poterlo fare, rappresentando così un vero e proprio servizio pubblico alla cittadinanza, e assicurando un contributo importante alla più ampia partecipazione democratica.

In attesa di un suo riscontro, un cordiale saluto

Radicali Catania
info@radicalicatania.org



mercoledì 21 novembre 2012

Catania Piazza Lanza, giovedì 22 novembre sit-in per l'amnistia e il diritto di voto ai detenuti


Amnistia e diritto di voto ai detenuti: giovedì 22 novembre, dalle 9.30 alle 11.00, sit-in davanti al carcere di Catania Piazza Lanza

Domani, giovedì 22 novembre, dalle 9.30 alle 11.00 avrà luogo un sit-in davanti al penitenziario catanese di piazza Lanza, nell'ambito della mobilitazione nonviolenta di quattro giorni, dal 19 al 22 novembre, indetta da Marco Pannella e dal Partito Radicale per l'amnistia e il diritto di voto ai detenuti.
Secondo quanto riferito da "Radio Carcere", la rubrica sulla giustizia penale e la detenzione che va in onda il martedì sera su Radio Radicale, oltre 28.500 detenuti ristretti in 81 carceri italiane hanno già comunicato la loro adesione alla quattro giorni di lotta nonviolenta che consiste nello sciopero della fame e in 15 minuti di battitura ogni giorno, dalle 20.00 alle 20.15: fra questi, 521 detenuti della casa circondariale di Piazza Lanza.
Nell'istituto di pena catanese, più che altrove, il tasso di sovraffollamento è intollerabile: circa 550 detenuti sono ammassati in 155 posti letto regolamentari e ciascun detenuto ha uno spazio vitale inferiore a 2 metri quadrati. La Corte di Strasburgo ha stabilito che riservare a un detenuto uno spazio inferiore a 3 metri quadrati rappresenta una violazione dell'art.3 della Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo che proibisce la tortura e i trattamenti inumani e degradanti.
La deputata radicale Rita Bernardini, membro della Commissione Giustizia della Camera, è in sciopero della fame dal 24 ottobre scorso insieme a Irene Testa, segretaria dell'associazione "Il Detenuto ignoto", a Valter Vecellio, direttore di Notizie Radicali, e a Maurizio Bolognetti della direzione di Radicali Italiani.

martedì 23 ottobre 2012

Sicilia, cannabis terapeutica: appello di Radicali e ASCIA ai candidati alla presidenza della Regione




Ai candidati alla presidenza della Regione Sicilia Giancarlo Cancelleri, Rosario Crocetta, Cateno De Luca, Giacomo Di Leo, Mariano Ferro, Giovanna Marano, Gianfranco Micciché, Nello Musumeci, Lucia Pinsone, Gaspare Sturzo

CANNABIS TERAPEUTICA, APPELLO DI RADICALI E ASCIA AI CANDIDATI ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE SICILIA: "NEI VOSTRI PROGRAMMI NEMMENO UNA PAROLA SULL'USO TERAPEUTICO DELLA CANNABIS, SERVE UNA LEGGE REGIONALE PER RENDERE EFFETTIVO IL DIRITTO DI CURARSI CON I FARMACI CANNABINOIDI"


LEGGI L'APPELLO


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domenica 15 luglio 2012

Amnistia subito! Presidio davanti al carcere di Catania Piazza Lanza


PRESIDIO PER L'AMNISTIA E LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA

Martedì 17 luglio alle 10,30 davanti alla casa circondariale di Catania Piazza Lanza


Alla vigilia di quattro giorni di nonviolenza, di sciopero della fame e di silenzio (18-19-20-21 luglio), a sostegno della lettera aperta al Presidente della Repubblica sottoscritta da oltre 100 accademici, docenti di diritto costituzionale, di diritto penale e processuale penale.

Firma l'appello su www.amnistiasubito.it


sabato 2 giugno 2012

Carcere di Catania Piazza Lanza: il governo risponde all'interrogazione radicale, ma gioca con i numeri per tentare di nascondere i trattamenti disumani e degradanti di cui sono vittime i detenuti


CARCERE PIAZZA LANZA: IL GOVERNO RISPONDE ALL'INTERROGAZIONE RADICALE, MA GIOCA CON I NUMERI PER TENTARE DI NASCONDERE I TRATTAMENTI DISUMANI E DEGRADANTI DI CUI SONO VITTIME I DETENUTI

Nota di Gianmarco Ciccarelli (segretario Radicali Catania) e Rita Bernardini (deputata Radicali/PD)

Giovedì 31 maggio il governo ha risposto per la prima volta ad un'interrogazione parlamentare (a prima firma Rita Bernardini) sulle condizioni della casa circondariale di Catania piazza Lanza, un istituto di pena che nel corso dell'attuale legislatura è stato oggetto di quattro visite di sindacato ispettivo da parte dei radicali.

La risposta fornita dal ministero della Giustizia all'interrogazione presentata dopo la visita del 31 dicembre scorso all'interno della casa circondariale di piazza Lanza è del tutto insoddisfacente e non fa altro che confermare come il carcere catanese sia una struttura che allo stato attuale si pone completamente fuori dal perimetro di legalità.

Il carcere scoppia e la popolazione detenuta non diminuisce. Alla data del 25 maggio i detenuti presenti erano 547, un dato che ricalca esattamente quello degli ultimi tre mesi: erano infatti 545 il 27 febbraio 2012, come risulta da una recente ordinanza del Magistrato di Sorveglianza di Catania dott. Salvatore Meli. Ciò significa che le misure adottate dal governo (cosiddetto pacchetto "svuotacarceri") non sono state in grado di risolvere e nemmeno di alleviare il problema del gravissimo sovraffollamento di questo penitenziario, dove lo spazio per ciascun detenuto continua ad essere di gran lunga inferiore a 3 mq.

Sulla capienza regolamentare dell'istituto prosegue un indecente balletto dei numeri. Il ministero della Giustizia afferma che la capienza regolamentare è di 361 posti: un dato che è più del doppio rispetto a quello dichiarato dalla Direzione del carcere, ovvero 155 posti regolamentari. Che la capienza regolamentare del carcere di piazza Lanza sia di 155 posti è accertato anche nella menzionata ordinanza del Magistrato di Sorveglianza di Catania, da cui si evince inoltre che la capienza "tollerabile" è di 221 (mentre il ministero della Giustizia dichiara una capienza "tollerabile" di 457) e che il numero di 381 detenuti, oggi in ogni caso ampiamente superato, rappresenta il tetto massimo che non andrebbe oltrepassato per non incorrere nella violazione dell'art. 3 della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali. Ma è davvero possibile che non si riesca ad avere chiarezza nemmeno su un'informazione di base come la capienza regolamentare? Questo bluff deve finire: sono sbagliati i dati forniti dalla Direzione del carcere e dal Magistrato di Sorveglianza, oppure più verosimilmente sono i dati del ministero della Giustizia ad essere "gonfiati"? Sarebbe ora che da via Arenula giungesse un chiarimento definitivo poiché dietro questi numeri ci sono persone - nell'80% dei casi in attesa di giudizio - costrette a vivere come polli in batteria, in condizioni di detenzione contrarie alla Costituzione, alle leggi e alle convenzioni internazionali.

Nella sua risposta il ministero ammette che il reparto Nicito non è conforme alla normativa vigente, senza però indicare una data certa entro la quale verrà rimossa questa situazione di illegalità.

Inoltre apprendiamo che dal 1° marzo di quest'anno si è ulteriormente ridotta l'attività di osservazione e trattamento svolta dagli esperti ex art. 80 dell'Ordinamento Penitenziario (professionisti esperti in psicologia, servizio sociale etc.), passando dalle già pochissime 12 ore mensili a soltanto 6 ore mensili: per ogni detenuto, in media, 40 secondi al mese!

Per il resto, alcune domande non hanno avuto risposta e altre gravi criticità denunciate (come l'assenza di riscaldamento e la limitata erogazione di acqua calda) sono state fatalmente giustificate in nome della carenza di fondi.

Il 28 gennaio scorso la ministra Paola Severino, a Catania in occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario, pronunciò le seguenti parole: "dallo stato delle carceri si misura il livello di civiltà di un Paese. Lo Stato non ripaga mai con la vendetta, ma vince con il diritto e l'applicazione scrupolosa di regole e legge". Resta da capire quando si passerà dalle parole ai fatti.

Per quanto ci riguarda, oltre alla nostra battaglia sull'amnistia, non ci limitiamo e non ci limiteremo a palesare la nostra insoddisfazione: consegneremo il dossier, inclusa la risposta del Ministero della Giustizia all'interrogazione che abbiamo presentato, alla Procura della Repubblica. Se in Italia vige il principio dell'obbligatorietà dell'azione penale, qualcuno dovrà pur essere responsabile dei trattamenti disumani e degradanti a cui sono sottoposti da anni i detenuti del carcere catanese di Piazza Lanza.



venerdì 25 maggio 2012

Comune di Catania, trasparenza: al via raccolta firme per Anagrafe pubblica degli eletti e dei nominati



Catania, 25 maggio 2012

Comune di Catania, trasparenza: al via raccolta firme per Anagrafe pubblica degli eletti e dei nominati

Domani dalle 10 alle 13 in via Etnea (di fronte alla Villa Bellini) sarà possibile firmare la petizione rivolta al Consiglio comunale di Catania per l’istituzione dell’Anagrafe pubblica degli eletti e dei nominati, uno strumento necessario per consentire ai cittadini di conoscere e controllare l’attività degli amministratori comunali e il modo in cui vengono spesi i soldi pubblici.
L’Anagrafe pubblica degli eletti e dei nominati consiste nella pubblicazione in formato aperto (open data) sul sito internet del Comune di una serie di dati e informazioni oggi non presenti o comunque non facilmente accessibili: presenze, voti espressi, atti presentati, delibere, stipendi, gettoni, redditi, spese, bilancio comunale, patrimonio immobiliare, bilancio delle società controllate e partecipate, composizione dei consigli di amministrazione, ditte fornitrici, consulenze, bandi di gara, incarichi esterni.
Anagrafe pubblica degli eletti e dei nominati significa, dunque, trasparenza totale nel rapporto tra cittadini e istituzione comunale. Consentire agli elettori di poter verificare costantemente il comportamento e le scelte degli eletti e dei nominati rappresenta il migliore antidoto alla cattiva gestione delle risorse pubbliche, alle spartizioni partitocratiche e alla corruzione.


LEGGI, SCARICA, STAMPA: PETIZIONE SU ANAGRAFE PUBBLICA DEGLI ELETTI E DEI NOMINATI A CATANIA


sabato 5 maggio 2012

Comune di Catania, trasparenza: serve Anagrafe pubblica degli eletti e dei nominati


Catania, 5 maggio 2012

Comune di Catania, trasparenza: serve Anagrafe pubblica degli eletti e dei nominati, per consentire ai cittadini di conoscere e controllare l'attività degli amministratori e il modo in cui vengono spesi i soldi pubblici

Non ha avuto fino ad ora nessuna risposta la lettera aperta che abbiamo inviato lo scorso 23 aprile al presidente del Consiglio comunale di Catania per sollecitare l'istituzione dell'Anagrafe pubblica degli eletti e dei nominati, una riforma che chiediamo dal 2008 e che adesso appare non più rinviabile, vista la preoccupante crisi delle casse comunali e l'opacità che connota la gestione del Comune di Catania.

L'Anagrafe pubblica degli eletti e dei nominati consiste nella pubblicazione sul web di tutti i dati - in formato aperto (open data) - riguardanti gli eletti, i nominati, il loro operato, la consistenza e il modo in cui vengono utilizzate le risorse pubbliche. Queste informazioni oggi non sono presenti sul sito del Comune di Catania o comunque non sono di facile accessibilità. Si tratta di mettere online e quindi rendere pubblici tutti gli "affari di palazzo": presenze, voti espressi, atti presentati, delibere, stipendi, redditi, spese, bilancio comunale, patrimonio immobiliare, bilancio delle società controllate e partecipate, composizione dei consigli di amministrazione, consulenze, incarichi esterni etc.

Insomma, trasparenza totale nel rapporto tra cittadini e istituzione comunale.

Per questo obiettivo abbiamo predisposto una dettagliata petizione popolare che i cittadini di Catania sono invitati a sottoscrivere. Al Consiglio comunale rinnoviamo l'appello a realizzare l'Anagrafe pubblica degli eletti e dei nominati in tempi brevi, prima ancora che la petizione corredata dalle firme venga depositata.





lunedì 23 aprile 2012

Anagrafe pubblica degli eletti e dei nominati. Trasparenza per il Comune di Catania


Catania, 23 aprile 2012

Trasparenza, chiediamo al Comune di Catania di istituire l'Anagrafe pubblica degli eletti e dei nominati. Lettera aperta al presidente del Consiglio comunale. Al via petizione popolare

Con una lettera aperta inviata questa mattina al presidente del Consiglio comunale di Catania abbiamo chiesto ancora una volta l'istituzione dell'Anagrafe pubblica degli eletti e dei nominati, cioè la pubblicazione sul sito internet del Comune di una cospicua serie di atti e di informazioni che a tutt'oggi non sono accessibili o comunque non sono facilmente consultabili.
Si tratta di mettere sul web tutti i dati - in formato aperto (open data), affinché possano essere rielaborati senza restrizioni di alcun tipo - riguardanti gli eletti e i nominati, le attività da loro svolte, la consistenza e le modalità di utilizzo delle risorse pubbliche, e in generale le attività deliberative e di gestione dell'istituzione comunale: stipendi, presenze, voti espressi, atti presentati, spese, situazione reddituale, delibere, bilancio comunale, bilancio delle società controllate e partecipate, composizione dei consigli di amministrazione, incarichi esterni etc.
L'Anagrafe pubblica degli eletti e dei nominati è uno strumento necessario per consentire ai cittadini di conoscere e controllare l'operato degli eletti e il modo in cui vengono spesi i soldi pubblici.
Già nel 2008 ci eravamo rivolti al presidente del Consiglio comunale di Catania per sollecitare l'adozione di questa misura. Oggi, in un momento in cui il discredito della classe politica e la distanza fra i cittadini e le istituzioni hanno raggiunto un punto altissimo, rinnoviamo la richiesta di istituire l'Anagrafe pubblica degli eletti e dei nominati, supportandola con una apposita petizione popolare su cui nelle prossime settimane saremo impegnati a raccogliere sottoscrizioni.
Alle forze politiche, alle associazioni e a tutti i cittadini che hanno a cuore la democrazia chiediamo non solo di firmare la petizione ma di farsi promotori di questa proposta e mobilitarsi per questo obiettivo di trasparenza.

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LEGGI Lettera aperta al presidente del Consiglio comunale di Catania

LEGGI, SCARICA E STAMPA Petizione popolare su "Anagrafe pubblica degli eleti e dei nominati. Trasparenza per il Comune di Catania"


venerdì 30 marzo 2012

Verso la seconda Marcia per l'Amnistia, la Giustizia e la Libertà: sit in davanti al carcere di Augusta




Verso la Seconda Marcia per l’Amnistia, la Giustizia e la Libertà.
Sit in davanti al carcere di Augusta
Sabato 31 marzo, dalle 11.00 alle 13.00, avrà luogo un sit in dei Radicali davanti ai cancelli della casa di reclusione di Augusta, in contrada Piano Ippolito.
L’iniziativa mira a tenere i riflettori accesi sulle disperate condizioni della giustizia e delle carceri, e rientra tra le attività preparatorie della “Seconda Marcia per l’amnistia, la giustizia e la libertà” che si svolgerà a Roma il 25 aprile, giorno della festa della Liberazione.
Nel penitenziario di Augusta sono ristretti circa 700 detenuti a fronte di una capienza regolamentare di 357 posti. Il personale di polizia penitenziaria è fortemente sottodimensionato, con una carenza di organico di circa 130 unità.

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giovedì 26 gennaio 2012

Apertura anno giudiziario, manifestazione per l'amnistia davanti al Palazzo di Giustizia di Catania


Apertura anno giudiziario, manifestazione per l'amnistia davanti al Palazzo di Giustizia di Catania

Sabato 28 gennaio davanti al Palazzo di Giustizia di Catania, a partire dalle 9.00, in occasione della cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario, i Radicali manifesteranno per chiedere un' "Amnistia per la Repubblica" come atto di responsabilità e riforma strutturale di fronte al collasso di una giustizia paralizzata da 9 milioni di processi pendenti.
Lo Stato italiano è primatista di condanne di fronte alle Corti internazionali per la irragionevole durata dei processi. L'enorme arretrato di cause civili e penali, vero ostacolo alla domanda di giustizia dei cittadini, rappresenta un gravissimo danno per l'economia del paese e mina alla radice l'idea stessa di democrazia e Stato di diritto.
170.000 prescrizioni ogni anno rappresentano una forma di "amnistia" mascherata, ipocrita, incontrollata e di classe, a cui chiediamo di porre fine con una amnistia legale, secondo diritto, ai sensi dell'articolo 79 della Costituzione.
Un'amnistia indispensabile anche per interrompere le violazioni dei diritti umani fondamentali che ogni giorno si verificano all'interno delle carceri italiane, recentemente definite dallo stesso ministro della Giustizia Paola Severino come luoghi di tortura, in cui 68.000 persone sono stipate in spazi che ne possono contenere al massimo 45.000, e in cui oltre il 40% dei detenuti è in attesa di giudizio, e in prevalenza in attesa di primo giudizio.
Analoghe contro-inaugurazioni radicali dell'anno giudiziario, oltre a quella che si è svolta oggi a Roma presso la Corte di Cassazione, avranno luogo sabato 28 gennaio in molte città italiane, fra cui Torino, Firenze, Genova, Milano, Bologna, Trieste, Ancona, Napoli, Salerno, Lecce e Potenza.

sabato 14 gennaio 2012

Piazza Lanza, una bomba contro la legalità. Rita Bernardini interroga il ministro della Giustizia dopo la visita del 31 dicembre nel carcere di Catania


Piazza Lanza, una bomba contro la legalità. Rita Bernardini interroga il ministro della Giustizia dopo la visita del 31 dicembre nel carcere di Catania

Un indice di sovraffollamento record: 569 detenuti presenti a fronte di una capienza regolamentare di 155 posti. Quasi 200 agenti di polizia penitenziaria in meno rispetto a quelli previsti dalla pianta organica. Un reparto, il "Nicito", mai ristrutturato, con wc alla turca e docce comuni in condizioni igieniche pessime. Assistenza psicologica carente. Oltre l'80% dei detenuti in attesa di giudizio. Pochissimi i detenuti che lavorano o svolgono attività. Fondi insufficienti, tanto da non consentire nemmeno l'attivazione dell'impianto di riscaldamento.

E' allarmante la situazione del carcere catanese di piazza Lanza, dove lo spazio riservato a ciascun detenuto è quasi sempre inferiore a quei tre metri quadrati indicati dalla Corte europea dei diritti dell'Uomo come limite minimo invalicabile.

In una dettagliata interrogazione parlamentare che fa seguito alla visita ispettiva del 31 dicembre scorso, la deputata radicale Rita Bernardini chiede al ministro della Giustizia Paola Severino quali urgenti iniziative intenda assumere per far rientrare l'istituto nella dimensione regolamentare dei posti previsti, quali provvedimenti intenda adottare per colmare il deficit di organico della polizia penitenziaria, quali atti intenda assumere affinché sia garantito il rispetto dell'articolo 27 della Costituzione, come si intendano potenziare le attività trattamentali e l'assistenza psicologica, quali atti intenda assumere affinché sia pienamente garantito il diritto alla salute delle persone ristrette, in che tempi si intendano rimuovere le carenze strutturali e igienico-sanitarie che contrastano con la normativa vigente, quali iniziative urgenti intenda adottare - in definitiva - al fine di ricondurre le condizioni di detenzione vigenti all'interno dell'istituto penitenziario di Catania alla piena conformità al dettato costituzionale e normativo. Nel mirino dei Radicali anche le relazioni dell'Asl sulle condizioni igienico-sanitarie e il lavoro della magistratura di sorveglianza. 

LEGGI: interrogazione al ministro della Giustizia presentata da Rita Bernardini il 10 gennaio 2012