martedì 10 marzo 2009

Democrazia diretta: ora il Consiglio comunale approvi il regolamento senza perdere altro tempo





Democrazia diretta: da 14 anni negati ai cittadini di Catania i diritti previsti dallo Statuto, ora il Consiglio comunale approvi il regolamento senza perdere altro tempo


Comunicato dell'associazione Radicali Catania


Catania, 10 marzo 2009


Grazie alla spinta dei cittadini e alla proposta di delibera elaborata dal Comitato “Noi Decidiamo”, fatta propria dal gruppo Pd al Comune di Catania, qualcosa finalmente si muove riguardo alla vergognosa vicenda del regolamento sulla partecipazione, mai emanato dal Consiglio comunale.

Lo Statuto della città di Catania, approvato nel 1995, nel titolo quarto prevede una serie di istituti di partecipazione (istanze, petizioni, delibere di iniziativa popolare, referendum) che però, senza il prescritto regolamento, non possono essere concretamente utilizzati. In assenza del regolamento di attuazione, ai cittadini di Catania è impedita da 14 anni la possibilità di attivare quegli strumenti di democrazia diretta espressamente previsti dallo Statuto.

Si tratta di una ferita profonda alla vita democratica della città, che occorre sanare con la massima urgenza. Noi radicali da tempo denunciamo la persistente violazione della legalità statutaria e l’inerzia dell’amministrazione comunale dinanzi a questa situazione di inagibilità democratica. Ora è necessario che il Consiglio comunale inverta la rotta, si assuma la responsabilità di rispettare le regole, e approvi il regolamento attuativo senza tentennamenti e ulteriori rinvii.
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5 commenti:

Anonimo ha detto...

Che città di m......
Anna

Anonimo ha detto...

sono certa che con il regolamento o senza la vita continua immobile e sotterranea perchè i politici di destra e di sinistra sono solo degli utili idioti. Le denunce sono state fatte ma nessuno fa niente perchè non sanno cosa fare.Per l'IACP cosa avete fatto? La procura della Repubblica copre tutto il marciume che esiste ovunque. Anni fa ho denunciato, dopo essermi dimessa dal consiglio di amministrazione dell'IACP, le illegalità che venivano poste in essere. Proprio in quel periodo le denunce ad opera dell'avv. Messineo erano quasi quotidiane. Ebbene alla Procura mi hanno solo consigliato di scrivere una denuncia dopo che di lettere avevo inondato quasi quotidianamente il locale quotidiano.Ma c'era proprio bisogno della mia denuncia? Non bastavano le lettere che ogni tanto uscivano dalla cronaca quotidiana? Ebbene, nessuno ha mai fatto nulla.I radicali hanno solo masticato amaro ma non si sono mossi. A questo punto fa sorruidere la lotta per la buona morte del cittadino. Siete solo bravi a lottare per fare conquistare la morte volontaria ad ognuno di noi? Ma smsttete di prendere in giro l'umanità.

Radicali Catania ha detto...

Gentile linarena,
il Suo modo di porre le questioni non è affatto costruttivo.
Noi non prendiamo in giro nessuno, e continueremo a batterci per la legalità e per la libertà di scelta, su tutto, a partire dalla possibilità per ciascun individuo (e anche per Lei) di decidere della propria vita e della propria morte.
Saluti,
Gianmarco Ciccarelli

linarena ha detto...

se non è costruttivo il mio modo di denunciare e fare politica non vedo quale altro metodo o sistema si possa adottare per fare in modo che le irregolarità vengano segnalate e rimediate. Se non è produttivo il mio sistema di porre le questione, Le chiedo quale altro sistema potrei mettere in atto per denunciare ad esempio che il parco del Tondo Gioieni versa in stato di abbandono e non è fruibili dalla collettività? E' una balordaggine proporre che venga assegnato, s'intende precariamente, a giovani fiorai per creare il mercato dei fiori e sistemavi tavoli e piccoli bar per gli avventori? Il tutto dovrebbe rimanere pubblico ma con diritto per gli affittuari ad utilizzarne singole parti per fini lavorativi. Non è una proposta questa degna di essere attenzionata? Magari poi potrà essere respinta. Tuttavia credo sia degna di essere valutata perchè può creare fonti di lavoro, di investimento e di guadagno.

linarena ha detto...

una persona di mia conoscenza cerca un giardiniere o meglio una persona che potrebbe badare alla coltivazione di un giardinetto di città e sistemare i vasi dei balconi.Non ci sono giardinieri.Ammenocchè non ti rivolgi a strutture importanti oppure a società che procurano simili addetti ai lavori. Come mai si grida contro il pericolo della disoccupazione?I disoccuopati vogliono fare i vigili urbani e poi magari gridare allo scandalo perchè si sentono emarginati? Ho l'impressione che la lotta politica venga limitata al lancio di parole d'ordine. Come ai vecchi tempi delle BR e del PCI.