lunedì 22 dicembre 2008

Autodeterminazione, testamento biologico, eutanasia. 170 firme in tre ore!


Sabato 20 dicembre 2008
Mobilitazione a due anni da Welby: alcune immagini del tavolo di Catania

A due anni da Welby


In sole tre ore (dalle 10.00 alle 13.00) sono state raccolte 170 firme in calce alla petizione rivolta al Parlamento su "Autodeterminazione, testamento biologico, eutanasia".
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sabato 20 dicembre 2008

Assemblea annuale, rinnovati gli organi e approvata la mozione politica





Gianmarco Ciccarelli e Luigi Pappalardo sono stati confermati, rispettivamente, segretario e tesoriere dell'associazione Radicali Catania.

Fanno parte della direzione: Assunta Albergo, Andrea Annaro, Riccardo Fichera, Antonio Licciardello, Danilo Maccarrone, Eduardo Melfi

Antonio Licciardello è stato nominato Responsabile organizzativo (aggiornamento 9 gennaio 2009)
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Mozione generale, in primo piano democrazia diretta e anagrafe pubblica degli eletti

L’associazione Radicali Catania riunita in Assemblea ordinaria il 19 dicembre 2008:

  1. denuncia la persistente violazione della legalità da parte del Consiglio comunale di Catania che, a distanza di tredici dall’approvazione dello Statuto comunale, non ha ancora provveduto ad emanare il prescritto Regolamento sulla partecipazione. Tale gravissima omissione si traduce nella impossibilità per i cittadini di Catania di attivare gli strumenti di democrazia diretta espressamente previsti nel titolo quarto dello Statuto: istanze, petizioni, delibere di iniziativa popolare, referendum;
  2. individua nella proposta dell’Anagrafe pubblica degli eletti uno strumento efficace a tutti i livelli per consentire ai cittadini un pieno controllo sull’ operato degli eletti e dei nominati, e quindi per contrastare la pericolosissima deriva partitocratica e clientelare del sistema politico italiano;
  3. ritiene necessario proseguire una stagione di battaglie laiche, antiproibizioniste e anticlericali, e reagire all’offensiva del Vaticano e di una classe politica genuflessa che, per compiacere le gerarchie ecclesiastiche, ostacola il riconoscimento di fondamentali diritti individuali e riduce lo spazio delle libertà civili;
  4. sottolinea la necessità di compiere quelle riforme liberali troppo a lungo rimandate: dai nodi strutturali dell’economia italiana (debito pubblico, fisco, pensioni, welfare), alle riforme istituzionali in senso anglosassone, alla riforma della giustizia e del sistema penitenziario;
  5. dà mandato agli organi dirigenti di predisporre le iniziative opportune per supportare gli obiettivi di cui sopra e conferma la quota associativa annuale minima in € 25,00

venerdì 19 dicembre 2008

Eutanasia, testamento biologico, autodeterminazione. A due anni da Welby





Comunicato dell'associazione Radicali Catania


Catania, 19 dicembre 2008


Testamento biologico ed eutanasia legale, sabato 20 dicembre mobilitazione in tutt'Italia a due anni da Welby

Sabato 20 dicembre, a due anni dalla morte di Piergiorgio Welby, e nel momento in cui si intensifica l'offensiva clericale sulla vicenda di Eluana Englaro, i Radicali e l'Associazione Luca Coscioni organizzano in tutte le piazze italiane una mobilitazione per l'autodeterminazione della persona sulle scelte di fine di vita.

A Catania, l'appuntamento è in via Etnea (di fronte la villa Bellini) dalle 10.00 alle 13.00, per firmare la petizione rivolta al Parlamento con cui si chiede il riconoscimento legale del testamento biologico, l'avvio di una indagine conoscitiva parlamentare sull'eutanasia clandestina e la discussione delle proposte di legge in tema di legalizzazione dell'eutanasia.

Ai cittadini interessati verrà consegnato il modello di dichiarazione anticipata di volontà sui trattamenti sanitari elaborato dall'Associazione Luca Coscioni e dll'Associazione "A buon diritto".
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giovedì 27 novembre 2008

Democrazia diretta, il Consiglio comunale di Catania non rispetta lo Statuto





Comunicato dell'associazione Radicali Catania


Catania, 27 novembre 2008


Democrazia diretta, il Consiglio comunale non rispetta lo Statuto.
Domani tavolo radicale su legalità, trasparenza e partecipazione dei cittadini.


Domani in via Etnea (di fronte la villa Bellini) dalle 16.00 alle 20.00 si svolgerà un'iniziativa per denunciare la persistente violazione della legalità statutaria da parte del Consiglio comunale di Catania che, a distanza di tredici anni dall'approvazione dello Statuto, non ha ancora emanato il regolamento sulla partecipazione.

Alcune settimane fa abbiamo inviato una lettera aperta al presidente del Consiglio comunale di Catania per chiedere l'emanazione del regolamento, ma a tutt'oggi non abbiamo ricevuto alcuna risposta.

Al Consiglio comunale, che ha il dovere di emanare il regolamento, chiediamo di rispettare le regole e garantire la partecipazione dei cittadini, nelle forme previste dallo Statuto comunale.

Chiediamo, inoltre, che venga istituita un'anagrafe pubblica degli eletti e dei nominati, uno strumento per consentire a ciascuno di conoscere e valutare l'operato di chi esercita una carica pubblica, attraverso la pubblicazione sul sito internet del Comune di Catania di una cospicua serie di dati e informazioni sulle attività degli amministratori comunali e sul bilancio dell'ente.
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giovedì 20 novembre 2008

Il Consiglio comunale emetta subito il regolamento sulla partecipazione





Comunicato dell'associazione Radicali Catania


Catania, 20 novembre 2008


"Il Consiglio comunale emetta subito il regolamento sulla partecipazione"
Domani in via Etnea gazebo per il rientro nella legalità del Comune di Catania

Domani in via Etnea (di fronte la villa Bellini) dalle 16.00 alle 20.00 avrà luogo un'iniziativa per denunciare la persistente violazione della legalità statutaria da parte del Consiglio comunale di Catania che, a distanza di tredici anni dall'approvazione dello Statuto, non ha ancora emanato il regolamento sulla partecipazione.

L'assenza del regolamento determina l'impossibilità per i cittadini di attivare gli strumenti di democrazia diretta espressamente previsti dal titolo quarto dello Statuto: istanze, petizioni, delibere di iniziativa popolare, referendum comunali.

Alcune settimane fa abbiamo inviato una lettera aperta al presidente del Consiglio comunale per chiedere l'immediato rientro nella legalità statutaria, ma a tutt'oggi non abbiamo ricevuto alcuna risposta. Continueremo a tenere i riflettori accesi su questa grave ferita alla vita democratica della città, che occorre sanare con la massima urgenza.

Al gazebo radicale, inoltre, sarà presente materiale informativo sulla proposta di istituire anche a Catania un'anagrafe pubblica degli eletti, uno strumento per consentire ai cittadini di conoscere e valutare l'operato degli eletti e dei nominati, attraverso la pubblicazione sul sito internet del Comune di una cospicua e dettagliata serie di informazioni e atti riguardanti le attività degli amministratori e la situazione patrimoniale dell'ente.
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domenica 16 novembre 2008

Giulia Innocenzi, candidata radicale a segretaria nazionale dei giovani democratici





Comunicato dell'associazione Radicali Catania


Catania 16 novembre 2008


Primarie giovani Pd: iniziative a sostegno di Giulia Innocenzi, candidata a segretaria nazionale dei giovani democratici

In vista delle primarie dei giovani Pd, l’associazione Radicali Catania organizza una serie di volantinaggi a sostegno della candidatura di Giulia Innocenzi a segretaria nazionale dei giovani democratici: lunedì 17 davanti al liceo classico Spedalieri dalle 8.00 alle 8.30 e presso la facoltà di Lettere e Filosofia dalle 8.30 alle 9.30; martedì 18 all’ingresso del liceo classico Cutelli dalle 8.00 alle 8.30; mercoledì 19 dalle 12.00 alle 13.00 davanti la facoltà di Scienze politiche.

Sostenere Giulia Innocenzi, radicale, coordinatrice degli studenti Coscioni, significa tentare di porre al centro dell’iniziativa dei giovani democratici temi come l’antiproibizionismo, i diritti civili, la libertà di cura e di ricerca, il principio di autodeterminazione della persona, la riforma liberale del sistema scolastico e universitario, l’anagrafe pubblica degli eletti.

Le primarie avranno luogo venerdì 21 novembre dalle 9.00 alle 21.00 e sono aperte a tutti i giovani di età compresa tra i 14 e i 29 anni. Per maggiori informazioni sul programma di Giulia Innocenzi è possibile visitare il blog http://www.giuliainnocenzi.com/.
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mercoledì 29 ottobre 2008

Lettera aperta al Presidente del Consiglio comunale di Catania





Democrazia diretta, trasparenza della politica e controllo dell’opinione pubblica. La rinascita di Catania passa da questo. Al Presidente del Consiglio comunale chiediamo il Regolamento sulla partecipazione e l’Anagrafe pubblica degli eletti.


Catania, 29 ottobre 2008

Al Presidente del Consiglio comunale di Catania, Marco Consoli

E per conoscenza
al Sindaco, ai membri della Giunta e ai Consiglieri comunali di Catania

Egregio Presidente,

il degrado della città e la crisi finanziaria delle casse comunali sono la diretta conseguenza del deficit di democrazia e di legalità del Comune di Catania.

Lo Statuto comunale, approvato nel 1995, prevede che i cittadini possano esercitare il controllo sulle attività degli organi elettivi attraverso gli istituti di partecipazione: istanze, petizioni, delibere di iniziativa popolare, referendum abrogativi, consultivi e propositivi. Lo stesso Statuto, per la disciplina (e cioè per il concreto esercizio) di questi strumenti, rinvia ad un apposito regolamento attuativo di cui, a distanza di oltre tredici anni, non vi è ancora traccia. Il Consiglio comunale non si è mai preoccupato di emanarlo. Ai cittadini di Catania, pertanto, è impedita la possibilità di utilizzare quegli strumenti di democrazia diretta espressamente previsti dallo Statuto. Si tratta di una ferita profonda alla vita democratica della città, che occorre sanare al più presto. Al Consiglio comunale, che ha il dovere di licenziare il Regolamento sulla partecipazione, chiediamo di provvedere senza tentennamenti e ulteriori rinvii.

La seconda proposta che sottoponiamo alla Sua attenzione (e a quella dell’intero Consiglio comunale, del Sindaco e della Giunta) va nella stessa direzione della prima, e consiste nella realizzazione di una Anagrafe pubblica degli eletti, una riforma che i Radicali hanno deciso di elevare a priorità della propria iniziativa politica, su tutto il territorio nazionale e ad ogni livello. A Catania, tuttavia, questa anagrafe assumerebbe un significato e una valenza del tutto particolari, proprio perché mira a ridurre il solco tra i cittadini e il “Palazzo”, rendendo conoscibile da chiunque l’operato degli eletti. Chiediamo che siano pubblicate sul sito internet del Comune le registrazioni audiovideo delle sedute consiliari e che siano facilmente accessibili e rintracciabili tutte le informazioni riguardanti i Consiglieri comunali e le attività che svolgono: un quadro completo e dettagliato delle presenze in aula e in commissione, degli interventi, delle proposte presentate e dei voti espressi, oltre ai dati anagrafici, agli incarichi elettivi ricoperti nel tempo, alla dichiarazione dei redditi e degli interessi finanziari. Chiediamo inoltre che siano messi in rete tutti i dati relativi al Bilancio del Comune, con la specificazione degli aspetti e delle voci “di corredo”: consistenza e gestione del patrimonio immobiliare, elenco delle ditte che forniscono beni e servizi, compensi e durata delle consulenze esterne, e ogni altro punto che rilevi sotto il profilo della spesa pubblica comunale, compresa la situazione delle aziende municipalizzate e delle società partecipate. Se l’anagrafe pubblica degli eletti fosse già stata introdotta alcuni anni fa, oggi probabilmente il Comune di Catania non si ritroverebbe nel baratro in cui è sprofondato.

Egregio Presidente, occorre restituire ai cittadini di Catania gli strumenti necessari per conoscere, valutare e partecipare. L’anagrafe pubblica degli eletti, cioè la conoscenza e il controllo dell’opinione pubblica sull’operato dei rappresentanti comunali, e il regolamento sulla partecipazione, cioè la possibilità di attivare gli strumenti di democrazia diretta, sono due misure semplici, importanti e di buon senso, perchè frenano la sfiducia e la rassegnazione dei cittadini, spingono la classe politica al rispetto delle regole, a partire dallo Statuto comunale, e scoraggiano gli sperperi e le degenerazioni clientelari. Catania rischia di essere condannata ad una lunga e dolorosa stagione di declino politico, economico e civile. E’ necessario invertire la rotta e ricostruire la convivenza civile su basi nuove e più forti. Ci appelliamo, dunque, alla Sua responsabilità e Le chiediamo di raccogliere questa sfida di trasparenza democratica e di rientro nella legalità.

Cordiali saluti,

Radicali Catania
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domenica 21 settembre 2008

20 settembre a Cassibile




VISITA ISPETTIVA AL CENTRO IMMIGRATI DI CASSIBILE
Il 6 luglio scorso i radicali si erano già recati all'interno della struttura.
A distanza di due mesi e mezzo la situazione è ancora più inquietante.

Ieri pomeriggio una delegazione radicale guidata da Rita Bernardini, deputata e membro della Commissione Giustizia, ha visitato il Centro di prima accoglienza di Cassibile, in provincia di Siracusa. Quasi quattrocento immigrati in una struttura piccola, fatiscente, degradata. Molti hanno chiesto asilo perchè provengono da paesi in guerra o fuggono da feroci dittature. Ora si ritrovano rinchiusi in un luogo infernale, sorvegliato da militari con il mitra spianato. Alcune decine di persone sono costrette a dormire per terra, in un pianerottolo antistante l'infermeria. Quasi tutti lamentano l'impossibilità di parlare con un avvocato. E' molto peggio di un carcere sovraffollato. La violazione dei diritti umani fondamentali è eclatante.
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Nei prossimi giorni Rita Bernardini presenterà un'interrogazione parlamentare.
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Aggiornamenti:
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mercoledì 13 agosto 2008

Ferragosto nelle carceri





FERRAGOSTO NELLE CARCERI: I RADICALI ORGANIZZANO UN MONITORAGGIO DELLE CONDIZIONI GENERALI DEGLI ISTITUTI PENITENZIARI ITALIANI

Anche a Catania, visita al carcere di Bicocca venerdì 15 agosto



Comunicato dell'associazione Radicali Catania


Catania, 13 agosto 2008


I radicali effettueranno per il giorno di ferragosto un monitoraggio complessivo delle condizioni generali degli Istituti Penitenziari italiani attraverso visite nelle carceri e richieste di informazioni ai Direttori delle stesse.

A Catania, venerdì 15 agosto alle ore 8.30, è prevista una visita ispettiva alla Casa Circondariale di Bicocca, a cui prenderanno parte Giuseppe Berretta, deputato nazionale del Partito democratico, Gianmarco Ciccarelli e Danilo Maccarrone, rispettivamente segretario e membro della direzione dell’associazione Radicali Catania.

Da sempre i radicali sono attenti a ciò che avviene all’interno del cosiddetto “pianeta carcere”.

Lo scorso 5 luglio una delegazione radicale composta da Rita Bernardini, Sergio Rovasio e Gianmarco Ciccarelli si era recata, insieme con gli esponenti del Pd Giuseppe Berretta e Luca Spataro, nel carcere di piazza Lanza, riscontrando una situazione di palese illegalità della struttura, in particolare sotto il profilo del sovraffollamento della popolazione detenuta e della carenza di personale di Polizia Penitenziaria.
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TUTTI GLI APPUNTAMENTI NELLE CARCERI ITALIANE

venerdì 18 luglio 2008

Pannella a Racalmuto per convegno sulla giustizia organizzato dalla Fondazione Sciascia





PIANETA GIUSTIZIA: SCIASCIA, MORO. DA TORTORA A BORSELLINO

Alla vigilia della strage di via D'Amelio, ricordando Paolo Borsellino e le altre vittime, si terrà venerdì 18 luglio alle ore 17.30 presso la sede della Fondazione "Leonardo Sciascia" a Racalmuto (Agrigento), il convegno sul tema: "Pianeta giustizia: Sciascia, Moro. Da Tortora a Borsellino".

Partecipano:

- Angelino Alfano, ministro della Giustizia;
- Giuseppe Ajala, magistrato;
- Domenico Cacopardo, scrittore;
- Marco Pannella, deputato;
- Giuseppe Verde, preside della facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Palermo.

Introduce Antonio Di Grado, direttore letterario della Fondazione; modera Felice Cavallaro.
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martedì 8 luglio 2008

Report sabato 5 e domenica 6 luglio








Sabato 5 e domenica 6 luglio. E' stata una due giorni intensa, con Rita Bernardini, deputata radicale, e Sergio Rovasio, segretario dell'Associazione Radicale Certi Diritti. Dal carcere di Catania al Gay Pride, dal Cie (ex Cpt) di Caltanissetta al Centro di prima accoglienza di Cassibile (Siracusa). Ecco alcuni documenti.


  • Catania Pride 2008

Foto radicali al Pride (galleria completa)

Audio integrale degli interventi sul palco (da radioradicale.it)

  • Carcere di piazza Lanza, Catania

Audiovideo conferenza stampa all'uscita dal carcere (da radioradicale.it)

Servizio trasmesso da Sky tg24

  • Centro di identificazione ed espulsione (ex Cpt) di Pian del Lago, Caltanissetta

Audiovideo conferenza stampa all'uscita dal Centro (da radioradicale.it)

Servizio trasmesso da Sky tg24

Interrogazione parlamentare su morte immigrato ghanese nel Centro di Pian del Lago

venerdì 4 luglio 2008

Carcere, Cpt, Gay pride: Bernardini e Rovasio a Catania




Sabato 5 e domenica 6 luglio una delegazione radicale composta da Rita Bernardini, deputata radicale PD, Sergio Rovasio, Segretario dell'Associazione Radicali Certi Diritti e Gianmarco Ciccarelli, Segretario Ass. Radicali Catania, sarà in Sicilia per visitare il carcere di Catania, il Cpt di Caltanissetta e il Centro di Prima Accoglienza di Cassibile, e per prendere parte al Gay Pride cittadino.
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Sabato 5 luglio:
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ore 11 Visita al Carcere di Catania di Rita Bernardini, deputata radicale - Pd; Sergio rovasio, segretario Associazione Radicale Certi Diritti; Gianmarco Ciccarelli, segretario ass. Radicali Catania;
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ore 12.30 Conferenza stampa davanti al Carcere di Catania (piazza Lanza, 11) su:"Pacchetto Sicurezza, emergenza carceri e centri di identificazione ed espulsione (ex Cpt); diritti civili, Gay Pride di Catania;
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ore 17.30 partecipazione al Gay Pride di Catania; a seguire interventi dal palco di Rita Bernardini in rappresentanza dei radicali ed Eduardo Melfi in rappresentanza dell'Associazione Radicale Certi Diritti.
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Domenica 6 luglio:
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ore 11 Visita al Centro di Identificazione ed espulsione di Pian del Lago - Caltanissetta;

ore 12.30 Davanti al Centro, incontro con la Stampa sulla situazione del Cie (ex Cpt);

ore 16 Visita al Centro di Prima Accoglienza di Cassibile (Siracusa), tra le principali strutture di detenzione dei migranti sbarcati in Sicilia.

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mercoledì 2 luglio 2008

Retromarcia del Comune, il Pride può arrivare in piazza Università





Il Comune ci ripensa e concede al Pride piazza Università

Il Comune di Catania ha cambiato idea e concederà piazza dell'Università come punto d'arrivo del Gay Pride del prossimo 5 luglio. Dopo le reazioni del movimento lgbt e dell'Associazione Radicale Certi Diritti, che aveva preannunciato iniziative nonviolente a Catania davanti al Duomo, le autorità hanno saggiamente optato per il dialogo. Non concedere piazza dell'Università al Gay Pride, perchè troppo vicina al Duomo della città, sarebbe stato un fatto molto grave, ennesimo esempio dell'asservimento politico al potere clericale.
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domenica 29 giugno 2008

Pride, negata piazza Università. Domani pomeriggio manifestazione in via Etnea






Comunicato congiunto dell’associazione Radicali Catania e di Certi Diritti di Catania


Catania, 29 giugno 2008



Pride, Stancanelli ci ripensi: negare piazza Università è un atto irresponsabile e oscurantista. Domani mobilitazione dei radicali

La scelta della nuova amministrazione comunale di negare piazza Università al corteo del Catania Pride è un atto irresponsabile e oscurantista.

Irresponsabile, perché limita senza alcuna motivazione la libertà di espressione e di manifestazione, avvelenando il clima a pochi giorni dallo svolgimento di un corteo che vuole essere civile e nonviolento.

Oscurantista, perché segnala un atteggiamento non solo di totale chiusura, ma addirittura di aperta ostilità rispetto al valore politico del Pride, che è quello di rivendicare parità di diritti per le persone gay, lesbiche, bisessuali e transessuali.

Non ci aspettavamo nulla di buono da questa amministrazione, ma non ci aspettavamo nemmeno un esordio di segno così negativo e gratuitamente provocatorio.

Domani dalle 16.00 alle 20.00 manifesteremo in via Etnea, di fronte la villa Bellini, per esprimere solidarietà e sostegno ai promotori del Catania Pride e per chiedere al sindaco Stancanelli di ripensarci e non dare corso ad una decisione miope e politicamente inaccettabile.

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dichiarazione di Sergio Rovasio, segretario dell'Associazione Radicale Certi Diritti
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venerdì 20 giugno 2008

Catania Pride 2008



logo del Catania Pride 2008


Anche quest'anno abbiamo aderito al Catania Pride, con l'obiettivo di contribuire alla lotta per il pieno riconoscimento dei diritti delle persone gay, lesbiche, bisessuali e transessuali.

Sabato 5 luglio parteciperemo al corteo che percorrerà via Etnea da piazza Cavour (con partenza alle 17.30) fino a piazza Università.

Inoltre, in vista del Pride, abbiamo deciso di organizzare due punti informativi:

- venerdì 27 giugno a partire dalle 21.30 alla scalinata Alessi;
- lunedì 30 giugno dalle 16.00 alle 20.00 in via Etnea, di fronte la villa Bellini.

Al corteo sfileremo con striscione, cartelli e bandiere, insieme con i compagni dell'Associazione Radicale Certi Diritti.

Se ti va di partecipare insieme a noi, inviaci una mail (oppure lascia un commento a questo post) e preannuncia la tua presenza: in questo modo potremo preparare per tempo il materiale necessario e organizzarci nel migliore dei modi per l'appuntamento del 5 luglio!

Ti aspettiamo, non mancare.

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GUARDA LE FOTO DEL CATANIA PRIDE 2007

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Comunicato congiunto dell’associazione Radicali Catania e di Certi Diritti di Catania


Catania, 20 giugno 2008


Adesione al Catania Pride

L’associazione Radicali Catania e l’associazione radicale Certi Diritti aderiscono al Catania Pride 2008, con l’obiettivo di contribuire alla lotta per il pieno riconoscimento dei diritti delle persone gay, lesbiche, bisessuali e transessuali.

Riteniamo che l’orientamento sessuale e l’identità di genere non possano costituire la base per negare alcuni diritti fondamentali della persona e per questo, come radicali, ci battiamo, in Parlamento e nel paese, per il superamento di odiose discriminazioni e per una completa eguaglianza sotto il profilo giuridico, compresa la possibilità per le persone omosessuali di accedere agli istituti del matrimonio civile e dell’adozione di minori, come già avviene in numerose democrazie avanzate.

Parteciperemo al corteo del prossimo 5 luglio, e invitiamo i cittadini di Catania a fare altrettanto: essere presenti al Pride è la migliore risposta al pesante clima omofobico e al gravissimo ritardo del nostro paese in materia di diritti civili.

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lunedì 9 giugno 2008

"Consideriamo chiusa l'esperienza del Comitato per i diritti civili"






Comunicato dell’associazione Radicali Catania


Catania, 9 giugno 2008


“Consideriamo chiusa l’esperienza del Comitato per i diritti civili”I radicali escono dal Comitato


L’associazione Radicali Catania considera chiusa l’esperienza del Comitato per i diritti civili.

Negli ultimi mesi erano emersi segnali preoccupanti, spie di una crisi latente: dallo scarso impegno di tanti sul fronte della raccolta firme per le quattro petizioni popolari, alla progressiva erosione di quella spinta radicalmente laica e anticlericale che aveva accompagnato, un anno fa, la nascita del Comitato per i diritti civili.

Adesso, l’organizzazione di un incontro con i candidati a sindaco di Catania, insieme con altre sigle, ci fa ritenere che il Comitato per i diritti civili abbia esaurito prematuramente il suo slancio e la sua funzione positiva. Al di là della gestione avventata e assai discutibile dell’iniziativa, avvertiamo il rischio che le quattro petizioni promosse dal Comitato possano essere strumentalizzate o, peggio ancora, “diluite” in un calderone eccessivamente ampio e disomogeneo di proposte, richieste e obiettivi.

Su un piano più generale, non condividiamo il tentativo di mutare il profilo del Comitato per i diritti civili, da strumento innovativo di sintesi tra associazioni e cittadini a ennesima sigletta inserita nel circuito delle associazioni di quella cosiddetta “società civile” piuttosto logora e assai distante, troppo spesso, dalle battaglie per i diritti individuali e le libertà civili.

Si interrompe qua, dunque, la nostra partecipazione all’interno del Comitato per i diritti civili.

Ma sia chiaro: su laicità e diritti civili l’impegno dell’associazione Radicali Catania non verrà meno. Continueremo a lottare, da libertari nonviolenti, e ci ritroveremo su questo fronte con chi deciderà di esserci davvero.

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Di seguito, la lettera di dimissioni da tesoriere del Comitato per i diritti civili inviata agli iscritti da Gianmarco Ciccarelli, segretario dell’associazione Radicali Catania.



Lettera aperta agli iscritti del Comitato per i diritti civili


Catania, lunedì 9 giugno 2008



Dimissioni da tesoriere del Comitato per i diritti civili


Cari Amici,

la vicenda di questi giorni ha segnato una ferita profonda nella vita del Comitato per i diritti civili.

A ben guardare, già nei tre mesi che abbiamo alle spalle il clima era apparso notevolmente appesantito. Lo scarso impegno di tanti, di troppi, sul fronte della raccolta firme per le quattro petizioni, forse a torto ritenuta, in quanto lotta da fare “sul marciapiede”, iniziativa di rango inferiore; un malcelato fastidio nei confronti di chi, all’interno del Comitato, ha in più occasioni animato una discussione vera, appassionata, accesa, come è giusto che sia il confronto politico tra uomini liberi che hanno a cuore le sorti della casa comune; la progressiva erosione di quella spinta radicalmente laica e anticlericale che aveva accompagnato la nascita del Comitato per i diritti civili. Erano tutti segnali precisi di una crisi latente.

A tutto ciò, purtroppo, si sono aggiunti, negli ultimi giorni, due elementi estremamente negativi, del tutto inattesi.

Da un lato, la tentazione di considerare le regole interne come qualcosa simile ad un optional. Se si è giunti, infine, alla convocazione di una riunione dell’assemblea degli iscritti al Comitato (con funzione di mera ratifica di una decisione già assunta), e quindi ad un rientro, sia pure tardivo e parziale, nel perimetro della democrazia interna, ciò si deve alle pressioni di chi, pagando il prezzo di apparire scomodo e fastidioso, su questo non ha accettato di tacere.

Da un altro lato, la sostanziale rinuncia a costruire un Comitato che abbia l’ambizione ad essere, esso stesso, strumento di sintesi innovativa per tutte le associazioni e i cittadini che lottano per il riconoscimento dei diritti civili. L’organizzazione di un appuntamento pubblico con i candidati a sindaco di Catania, che vede il Comitato per i diritti civili organizzatore accanto ad altre sigle, segnala che si è imboccata una strada diversa, certamente più comoda e a portata di mano: essere l’ennesima sigletta inserita nel circuito delle associazioni di quella cosiddetta “società civile” piuttosto logora e assai distante, troppo spesso, dalle battaglie per i diritti individuali e le libertà civili.

Avevamo chiesto che il Comitato, in quanto tale, non partecipasse all’organizzazione dell’incontro con i candidati a sindaco, restando intatta, ovviamente, per ciascuna delle associazioni aderenti al Comitato, la facoltà di decidere in piena autonomia ed eventualmente parteciparvi. Anche perché, in questo modo, avvertiamo il rischio che le quattro petizioni promosse dal Comitato, che abbiamo sostenuto e sosteniamo con forza, possano essere strumentalizzate o, peggio ancora, “diluite” in un calderone eccessivamente ampio e disomogeneo di proposte, richieste e obiettivi.

Sulla base di queste considerazioni, nonché di altre valutazioni che concorrono a tratteggiare il Comitato per i diritti civili come un esperimento che ha esaurito prematuramente il suo slancio e la sua funzione positiva, rassegno le dimissioni dalla carica di tesoriere del Comitato per i diritti civili e annuncio la fuoriuscita dal Comitato dell’associazione Radicali Catania.

In questo primo anno di attività del Comitato abbiamo provato a dare, con i compagni radicali, il massimo apporto possibile in termini di elaborazione politica e di impegno militante. La nostra è una scelta difficile e dolorosa, ma nondimeno necessaria per il rispetto che abbiamo di noi stessi e delle nostre idee.

Consideriamo chiusa, dunque, l’esperienza del Comitato per i diritti civili. Ma sia chiaro: su laicità e diritti civili l’impegno dell’associazione Radicali Catania non verrà meno. Continueremo a lottare, da libertari nonviolenti, e ci ritroveremo, su questo fronte, con chi deciderà di esserci davvero.


Gianmarco Ciccarelli
segretario Radicali Catania

mercoledì 28 maggio 2008

S.O.S. Comitato per i diritti civili





Agli iscritti al Comitato per i diritti civili

e, p.c., agli iscritti all'associazione Radicali Catania

Cari amici,
compagni,

in vista della riunione che avrà luogo martedì 3 giugno (pomeriggio) presso la sede dell'Arci, con all'ordine del giorno l'organizzazione, da parte del Comitato per i diritti civili e di altre 15 associazioni, di una conferenza stampa e di un appuntamento pubblico con i candidati a sindaco di Catania, desidero esprimere la linea dell'associazione Radicali Catania, in ossequio a quel criterio di trasparenza delle posizioni politiche che è proprio del movimento in cui milito.

Si tratta - lo dico subito e senza troppi giri di parole - di una linea di netta contrarietà, legata principalmente ad un triplice ordine di ragioni.

  1. Su un piano di metodo, la partecipazione ad una iniziativa di questo tipo non può che essere deliberata dall' Assemblea degli iscritti al Comitato per i diritti civili, che invece su questa vicenda non ha avuto modo di riunirsi, discutere e approvare (o respingere) la proposta sul tappeto. Insomma: è mancato quel passaggio centrale, insostituibile (e direi.. naturale!) rappresentato dalla discussione, in sede di Comitato, di un'ipotesi di lavoro.

  2. Su un piano diverso, poi, si pone un problema altrettanto serio, che riguarda l'essenza stessa del Comitato, come luogo e strumento di iniziativa politica in cui confluiscono realtà diverse. Provo a spiegarmi. Il Comitato è nato per riunire associazioni e cittadini interessati ad intraprendere battaglie sui temi della laicità e dei diritti civili. Per riunire, appunto. Non per essere la sedicesima sigletta co-organizzatrice di una iniziativa. Se una o più associazioni condividono gli obiettivi del Comitato per i diritti civili, possono benissimo entrare e agire al suo interno, come hanno fatto finora l'associazione Hera, l'Uaar, Arcigay e Radicali Catania. Mettere il Comitato per i diritti civili, che dovrebbe essere una sorta di "consulta" delle associazioni laiche, sullo stesso piano di una singola associazione, rischia di svilire il ruolo e, come dicevo, l'essenza stessa del Comitato.

  3. Anche per quanto riguarda il lavoro svolto in questi mesi sulle quattro petizioni (la maggior parte delle firme, vorrei ricordarlo, è stata raccolta dai compagni radicali), l'iniziativa con i candidati a sindaco rischia di tramutarsi in un clamoroso boomerang: le petizioni (nemmeno richiamate nel titolo dell'incontro) entrerebbero nel calderone delle istanze avanzate da ciascuna delle 16 sigle organizzatrici, e nella migliore delle ipotesi verrebbero fatte proprie da un candidato perdente, mentre invece il nostro obiettivo, all'indomani delle elezioni, deve essere quello di rivolgerci alla maggioranza che uscirà dalle urne il 15 e 16 giugno, specie per quanto riguarda la questione del regolamento comunale sugli strumenti di democrazia diretta, che è questione di stretta legalità.

Come se ne esce, allora?

La nostra proposta, già comunicata telefonicamente al coordinatore, è molto semplice: il Comitato per i diritti civili, in quanto tale, non partecipa all'organizzazione dell'appuntamento con i candidati a sindaco, mentre invece le associazioni aderenti al Comitato restano liberissime, ovviamente, di fare ciò che ritengono opportuno.

Mi pare una soluzione ragionevole e di buon senso. L'unica - peraltro - capace di preservare il Comitato da un contraccolpo durissimo e da una crisi profonda e, temo, irreversibile.

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Gianmarco Ciccarelli
(segretario radicali catania, tesoriere comitato per i diritti civili)

giovedì 22 maggio 2008

Quattro petizioni per la laicità e la legalità a Catania





Comunicato congiunto dell’associazione Radicali Catania e di Certi Diritti di Catania


Catania, 22 maggio 2008



Prosegue la campagna sulle petizioni promosse dal Comitato per i diritti civili. Venerdì 23 maggio in via Etnea (di fronte la villa Bellini), dalle 16.00 alle 20.00, i cittadini potranno sottoscrivere quattro proposte per chiedere al Consiglio comunale di Catania di istituire un registro delle unioni civili, di realizzare una sala per lo svolgimento delle esequie laiche e un impianto per la cremazione, di emanare il regolamento attuativo in materia di partecipazione popolare, come previsto dallo statuto comunale.

Su quest’ultimo punto, abbiamo scritto una lettera aperta al commissario straordinario del Comune di Catania, dott. Vincenzo Emanuele, senza aver ricevuto, finora, alcuna risposta. Ribadiamo che l’assenza del regolamento sugli strumenti di democrazia diretta rappresenta una palese violazione della legalità statutaria e una profonda ferita alla vita democratica della città, che occorre sanare con la massima urgenza.

Al gazebo radicale saranno presenti anche gli esponenti catanesi della neonata associazione Certi Diritti, a sostegno della richiesta di un registro comunale delle unioni civili, aperto anche alle coppie omosessuali.

Ci auguriamo che le forze politiche candidate ad amministrare la città vogliano assumere sul merito delle quattro petizioni impegni precisi o, quantomeno, esprimere posizioni chiare, conoscibili e valutabili dai cittadini di Catania.

venerdì 16 maggio 2008

Certi Diritti anche a Catania. La prima iniziativa alla scalinata Alessi sabato 17 maggio, giornata mondiale contro l'omofobia




Comunicato di Certi Diritti di Catania


Catania, 16 maggio 2008


“Certi Diritti” anche a Catania. La lotta all’omofobia passa dalla uguaglianza di diritti.
Sabato 17 maggio punto informativo sull’iniziativa di affermazione civile per la pubblicazione degli atti matrimoniali.

Nasce a Catania un nucleo dell’associazione radicale Certi Diritti (http://www.certidiritti.it/), centro di iniziativa politica nonviolenta, giuridica e di studio per la promozione e la tutela dei diritti civili in materia di identità di genere, scelte, comportamenti e orientamenti sessuali, aderente alla Conferenza permanente per la riforma del diritto di famiglia e alla Rete Lenford.

Certi Diritti si propone di promuovere iniziative volte al riconoscimento di una piena uguaglianza di diritti e al superamento delle discriminazioni che ancora colpiscono le persone e le coppie lesbiche, gay, bisessuali, transessuali.

Le attività dell’associazione sono dedicate alla memoria di Makwan Moloudzadeh, il ragazzo di 21 anni impiccato in Iran il 5 dicembre 2007 perché accusato di aver commesso atti omosessuali, e a chiunque abbia sofferto abusi, discriminazioni e violenze a causa della propria sessualità.

Anche a Catania, Certi Diritti intende contribuire alla battaglia di quanti, singoli o associati, lottano per l’affermazione dei diritti delle persone omosessuali. A tal fine, intende collaborare con le associazioni lgbt presenti nel territorio e aderisce al Catania Pride del prossimo 5 luglio. Inoltre, sostiene la petizione promossa dal Comitato per i diritti civili per l’istituzione di un registro comunale delle coppie di fatto.

Il 17 maggio è la giornata mondiale contro l’omofobia: siamo convinti che la lotta al razzismo omofobico sia indissolubilmente legata alla battaglia per il riconoscimento di una piena eguaglianza dei diritti, compresa la possibilità di accesso agli istituti del matrimonio civile e dell’adozione.

Il battesimo di Certi Diritti a Catania avrà luogo sabato 17 maggio con un tavolo informativo e un volantinaggio a partire dalle ore 21.00 alla Scalinata Alessi, uno dei luoghi di ritrovo della comunità lgbt catanese. Al centro dell’ iniziativa, la campagna che Certi Diritti sta organizzando in varie città italiane: supportare le coppie omosessuali che desiderano contrarre matrimonio nella presentazione al Comune dell’istanza di pubblicazione degli atti, con l’obiettivo di innescare i conseguenti atti amministrativi di diniego per impugnarli in giudizio, con la collaborazione gratuita degli avvocati della rete Lenford.

Per informazioni sulle attività di Certi Diritti a Catania scrivere a certidirittict@live.it

martedì 13 maggio 2008

Utilizzare i fondi pro handicap per progetti ad personam



Intervento di Gabriella Villari, apparso su La Sicilia del 13 maggio 2008

Si deve gridare allo scandalo quando si giunge a conoscenza che i programmi politici pro handicap, degli amministratori catanesi, non si curano delle esigenze primarie dei disabili, non attuando quegli interventi di vitale importanza che migliorerebbero la loro qualità della vita. È fuori di ogni dubbio che il progetto "Libertà di Sentiero- Natura senza barriere" promosso dal Comune, inteso a dar vita ad un turismo accessibile, sia molto interessante. Ma chiedo al commissario straordinario come un disabile non autosufficiente possa partecipare alle attività turistiche sul parco dell'Etna e nell'Area marina protetta dell'isola dei Ciclopi, alle attività didattiche e agli stage di formazione, se è privo di quell'assistenza domiciliare, prevista dalla L.162/98 che consente di avere una vita indipendente, ossia, la presenza di un operatore, anche 24h/24, che gli consenta di alzarsi al mattino, lavarsi, vestirsi, mangiare e svolgere tutte quelle attività vitali necessarie per poi avere la possibilità di godere delle gite turistiche. Senza un'assistenza mirata al tipo di handicap il disabile resta chiuso in casa in completa solitudine. Spontaneo sorge il dubbio. Se ci sono fondi da destinare a progetti pro Handicap, perché gli amministratori in primo luogo non verificano quali siano le esigenze primarie dei cittadini non autosufficienti; in base a questi si potrebbero programmare interventi mirati alla persona (L. 162/98 e L.328/2000). È scandaloso il fatto che il Comune, avendo la possibilità di reperire fondi destinati all'Handicap, utilizzi i medesimi per attività certamente piacevoli ma non essenziali e fondamentali per assicurare a quest'ultimi una vita dignitosa. Il turismo senza barriere è un fatto di civiltà e democrazia che ottempera le pari opportunità previste dall'art. 3 della Costituzione. Tuttavia ritengo che sia prioritario abbattere le barriere nelle AUSL cittadine, per consentire alle persone con mobilità ridotta di accedervi senza disagi ed assicurare loro il diritto alla salute (art. 32 della Costituzione). I progetti pro Handicap non finalizzati a dare priorità all'esigenze primarie dei destinatari, non sono, forse, frutto di una politica demagogica che in periodo elettorale fa dire ai politici "noi facciamo, noi pensiamo ai disabili"? Finite le elezioni i portatori di handicap sono dimenticati e le loro esigenze di vita rimosse.

Gabriella Villari

giovedì 8 maggio 2008

Unioni civili, funerale laico, cremazione, strumenti di democrazia diretta. Domani in via Etnea gazebo sulle quattro petizioni.

Comunicato dell’associazione Radicali Catania


Catania, 8 maggio 2008


Prosegue la mobilitazione sulle quattro petizioni promosse dal Comitato per i diritti civili. Domani venerdì 8 maggio l’associazione Radicali Catania organizza un gazebo di informazione e raccolta firme in via Etnea (di fronte la villa Bellini) dalle 16.00 alle 20.00

Le petizioni, rivolte al Consiglio comunale, riguardano l’istituzione di un registro delle unioni civili, l’individuazione di una sala per il funerale laico, l’attivazione di un servizio per la cremazione e l’emanazione del regolamento in materia di strumenti di partecipazione popolare.

Si tratta di quattro proposte di buon senso: le prime tre individuano alcuni nuovi servizi di cittadinanza, ispirati a criteri di laicità. La quarta invece mira a ripristinare la legalità statutaria, calpestata dall’assenza del regolamento sugli strumenti di democrazia diretta. Al commissario straordinario del Comune di Catania rinnoviamo l’invito a predisporre una bozza di regolamento, ai sensi dell’art. 25 comma 5 dello statuto, per fare in modo che il Consiglio comunale che verrà eletto il 15 e 16 giugno non abbia più alibi e si decida, finalmente, a sanare una ferita dolorosa per la vita democratica della città.

martedì 6 maggio 2008

Presentazione del nuovo singolo dei Caftua "L'Ultimo Giorno"


Mercoledì 7 maggio alle ore 19.00 presso la Pinacoteca San Michele, piazza Manganelli, Catania, verrà presentato il nuovo singolo dei Caftua, "L'Ultimo Giorno", brano musicale che affronta il tema della pena di morte.

L'iniziativa è patrocinata dall'associazione Nessuno tocchi Caino (http://www.nessunotocchicaino.it/).

Appuntamento a domani.

sabato 3 maggio 2008

Regolamento sugli strumenti di democrazia diretta, il Comitato per i diritti civili scrive al commissario straordinario del Comune di Catania

LETTERA APERTA AL COMMISSARIO STRAORDINARIO DEL COMUNE DI CATANIA


Catania, 3 maggio 2008


Egregio dott. Emanuele,

il Comitato per i diritti civili da alcuni mesi è impegnato nella raccolta delle firme in calce a quattro petizioni popolari rivolte al consiglio comunale di Catania.

Tre petizioni individuano alcuni nuovi servizi di cittadinanza, ispirati a criteri di laicità: un registro delle coppie di fatto, una sala in cui poter celebrare il funerale in forma civile, un impianto per la cremazione. Con la quarta petizione si chiede al consiglio comunale l’emanazione del regolamento attuativo in materia di partecipazione popolare.

Ed è proprio con riferimento a quest’ ultimo punto che le scriviamo.

Lo statuto della città di Catania, approvato nel 1995, prevede diversi strumenti finalizzati a consentire la partecipazione dei cittadini alle scelte dell’amministrazione: referendum comunali, petizioni, delibere di iniziativa popolare. Lo stesso statuto, però, per la disciplina di questi strumenti, rinvia ad uno specifico regolamento che, a distanza di tredici anni, non è mai stato emanato.

Ciò significa che ai cittadini di Catania è impedita la possibilità di utilizzare gli strumenti di democrazia diretta previsti dallo statuto. Si tratta di una palese violazione della legalità statutaria. Una ferita profonda alla vita democratica della città, che occorre sanare al più presto, senza tentennamenti e ulteriori rinvii.

Per questo, signor Commissario straordinario, ci rivolgiamo a Lei.

Nella sua qualità di garante dell’osservanza e dell’attuazione dello statuto e ai sensi dell’art. 25 comma 5 dello statuto medesimo, Le chiediamo di predisporre una proposta di regolamento da sottoporre al consiglio comunale. In questo modo, il consiglio comunale che verrà eletto il 15 e 16 giugno prossimi, potrà avere un’autorevole base di discussione e potrà giungere, in tempi ragionevoli, alla redazione definitiva e all’approvazione del regolamento.

Sarebbe un atto importante per ridurre il divario tra cittadini e istituzione comunale, un segnale preciso rispetto ad una città che sembra avere smarrito la bussola della legalità.

Cordiali saluti, e buon lavoro.


Comitato per i diritti civili – Catania

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http://groups.google.com/group/diritti-civili-ct

comitatodiritticivilict@gmail.com

giovedì 17 aprile 2008

Petizioni, domani gazebo in via Etnea. Sui regolamenti attuativi previsti dallo Statuto comunale non si perda altro tempo.

Comunicato dell’associazione Radicali Catania


Catania, 17 aprile 2008


Prosegue la raccolta firme sulle petizioni promosse dal Comitato per i diritti civili. Al Commissario Emanuele chiediamo di predisporre i regolamenti attuativi previsti dallo Statuto.

Venerdì 18 aprile dalle 16.00 alle 20.00 in via Etnea (di fronte la Villa Bellini) l’associazione Radicali Catania organizza un gazebo di informazione e raccolta firme su quattro petizioni popolari promosse dal Comitato per i diritti civili.

Le petizioni, rivolte al Consiglio comunale, riguardano l’istituzione di un registro delle coppie di fatto, l’individuazione di una sala per il funerale in forma civile, l’attivazione di un servizio per la cremazione e l’emanazione del regolamento in materia di strumenti di partecipazione popolare.

Su questo ultimo punto, in particolare, va sottolineato che siamo dinanzi ad una gravissima ferita alla legalità, che occorre sanare con la massima urgenza.

Lo Statuto del Comune di Catania prevede diversi strumenti di partecipazione (referendum comunali, petizioni, delibere di iniziativa popolare) ma rimanda, per il loro concreto esercizio, a regolamenti attuativi che non sono mai stati emanati. Ai cittadini di Catania, in altri termini, è impedita la possibilità di attivare strumenti di democrazia diretta.

Al Commissario straordinario del Comune di Catania dott. Vincenzo Emanuele, nella sua qualità di garante dell’attuazione e dell’osservanza dello Statuto, chiediamo di predisporre una proposta di regolamento da sottoporre al Consiglio comunale. E’ una questione di democrazia e di rientro nella legalità, e dunque non è possibile perdere altro tempo.

mercoledì 16 aprile 2008

Buon lavoro!


Rita Bernardini, segretaria di Radicali Italiani, eletta (o meglio, nominata) alla Camera dei Deputati nella lista del Partito democratico, circoscrizione Sicilia 2

venerdì 28 marzo 2008

Petizioni, oggi pomeriggio in via Etnea

Gazebo dalle 16.00 alle 20.00 in via Etnea (villa Bellini) per raccogliere firme in calce alle petizioni popolari promosse dal Comitato per i diritti civili.

Tutte le informazioni sulle petizioni, con la possibilità di scaricare i moduli e il volantino, su http://groups.google.com/group/diritti-civili-ct

mercoledì 26 marzo 2008

Al comizio di Veltroni con le bandiere del Tibet

Comunicato dell’associazione Radicali Catania


Catania, 26 marzo 2008


Domani i radicali catanesi parteciperanno al comizio di Walter Veltroni, in piazza Università alle 20.15, sventolando le bandiere tibetane: quelle stesse bandiere che in Tibet non è possibile mostrare, pena la galera.

L’attenzione della comunità internazionale e la pressione dell’opinione pubblica, alla vigilia dei Giochi olimpici di Pechino, rappresentano l’arma migliore per sostenere la lotta nonviolenta del Dalai Lama, del Governo tibetano in esilio e dell’intero popolo tibetano, a cui è negato da oltre cinquant’anni ogni grado di autonomia politica, civile e religiosa.

Portare in piazza i colori del Tibet, dunque, è un modo per mantenere i riflettori accesi sulla repressione in corso e sulle gravissime violazioni dei diritti umani e delle libertà fondamentali ad opera del regime cinese.

mercoledì 12 marzo 2008

Continua la campagna sulle petizioni

Venerdì 14 marzo, dalle 16.00 alle 20.00, in via Etnea (di fronte la Villa Bellini).

Ti aspettiamo!

mercoledì 13 febbraio 2008

Petizioni promosse dal Comitato per i diritti civili




Comunicato dell'associazione Radicali Catania


Catania, 13 febbraio 2008


Registro delle unioni civili, funerale laico, cremazione, strumenti di partecipazione popolare. Venerdì in via Etnea per firmare le petizioni!

Venerdì 15 febbraio dalle 16.00 alle 20.00 in via Etnea (di fronte la Villa Bellini) l'associazione Radicali Catania organizza un gazebo per la raccolta delle firme in calce a quattro petizioni popolari promosse dal Comitato per i diritti civili.

Le petizioni, rivolte al consiglio comunale di Catania, riguardano l'istituzione di un registro delle coppie di fatto, l'individuazione di una sala per il funerale laico, l'attivazione di un servizio per la cremazione e l'emanazione del regolamento in materia di strumenti di partecipazione popolare.

Si tratta di quattro richieste puntuali, che vanno nella direzione della laicità e del ripristino della legalità, su cui chiediamo il sostegno dei cittadini catanesi e un impegno preciso delle forze politiche che si candidano ad amministrare la città.

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Per saperne di più sulle petizioni: http://groups.google.com/group/diritti-civili-ct